Gli Stati Uniti hanno accusato la Russia di violare il New Start, il trattato sulla riduzione delle armi nucleari del 2010.
La Russia non starebbe rispettando i suoi obblighi imposti dal nuovo trattato sulla riduzione delle armi nucleari, il New Start firmato da Russia e Usa nel 2010, secondo l’accusa degli Usa. Il motivo, a detta di Washington è che Mosca di non consentirebbe agli ispettori di visitare i suoi siti di armi nucleari nucleari, come previsto dall’accordo. Questo è quanto afferma il Dipartimento di Stato americano riportato dal the Guardian.
Il “rifiuto” di Mosca di consentire le ispezioni “impedisce agli Stati Uniti di esercitare diritti importanti ai sensi del trattato e minaccia la fattibilità del controllo degli armamenti nucleari Usa-Russia”, ha spiegato il portavoce statunitense. Mosca aveva un “percorso chiaro” per tornare alla conformità consentendo attività di ispezione, ha aggiunto. Inoltre, gli Usa sono pronti a lavorare con la Russia per attuare a pieno il trattato.
Tensioni tra Washington e Mosca sul nucleare
Non solo, ma la Russia non avrebbe rispettato nemmeno l’obbligo previsto dal trattato di convocare una sessione della Commissione consultiva bilaterale secondo la tempistica. Quest’accusa da parte di Washington rischia di aumentare le tensioni tra i due paesi in una fase in cui la crescente minaccia nucleare da parte di Putin e del resto del Cremlino mette sempre più in allerta gli Usa e gli alleati.
Proprio questo mese Dmitry Medvedev, vice capo del Consiglio di sicurezza russo, ha minacciato che la Russia perdendo la guerra potrebbe “provocare lo scoppio di una guerra nucleare”. I colloqui tra le due potenze nucleari sul trattato sarebbero dovuti avvenire a novembre scorso in Egitto ma la Russia li ha improvvisamente rinviati. Il rischio è che dopo il 2026, alla scadenza del trattato, non ci sia più un sistema di regolazione sulle armi nucleari.